In apertura dei lavori d'aula di questa mattina, il presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi ha letto la lettera che il consigliere Matteo Piloni ha indirizzato a tutti i consiglieri regionali per testimoniare la solidarietà e la vicinanza dell'intero Consiglio ai famigliari e alla Diocesi di Crema in merito al rapimento di Padre Gigi Maccalli, missionario rapito in Niger lo scorso 17 settembre.
“A quasi due mesi dal rapimento, le notizie circa la situazione e le condizioni di Padre Gigi Maccalli sono ancora molto scarse” scrive Piloni che ringrazia “il presidente Fermi per aver voluto aggiungere ai numerosi appelli anche la voce del Consiglio Regionale della Lombardia per la liberazione di Padre Gigi".
“Con queste brevi righe – si legge nella missiva - vogliamo far giungere la voce e la vicinanza del Consiglio Regionale della Lombardia a Padre Gigi, alla sua famiglia, alla Diocesi di Crema e a tutta la famiglia dei missionari italiani, unitamente all'appello di liberazione di Padre Gigi, nella speranza che questa vicenda si concluda nel più breve tempo possibile, così che Padre Gigi possa riabbracciare la sua famiglia e i suoi fratelli”.
Milano, 6 novembre 2018
Regione lombardia
IL CONSIGLIO
Milano, 26 ottobre 2018
Ai Consiglieri Regionali
con la presente sono a portare all'attenzione del Consiglio Regionale, il rapimento del missionario Padre Gigi Maccalli, avvenuto lo scorso 17 settembre in Niger. Un rapimento che ha destato vasta preoccupazione non solo nella Diocesi di Crema, ma in tutto il Paese. Lombardo, originario di Madignano in provincia di Cremona, padre Gigi è da sempre impegnato in azioni missionarie nei paesi africani. La Missione cattolica dei Padri della SMA, la Società Missioni Africane, si trova in zona Gourmancé alla frontiera con il Burkina Faso e a circa 125 km dalla capitale Niamey. Missione che è presente dagli anni '90. L'opera di padre Gigi si è distinta non solo per l'evangelizzazione, ma anche per la promozione sociale e culturale. Sono, infatti, numerosi gli incontri organizzati dal frate per cercare di arginare la pratica d'infibulazione alle giovani ragazze africane che, spesso, per le modalità con le quali è svolta porta a gravi infezioni o alla morte. A circa due mesi dal rapimento, le notizie circa la situazione e le condizioni di Padre Gigi Maccalli sono molto scarse. Siamo certi che la Farnesina stia procedendo con la dovuta cautela e con la determinazione del caso per gestire al meglio questa difficile situazione. Con queste brevi righe vogliamo far giungere la voce e la vicinanza del Consiglio Regionale della Lombardia a Padre Gigi, alla sua famiglia, alla Diocesi di Crema e a tutta la famiglia dei missionari italiani, unitamente all'appello di liberazione di Padre Gigi, nella speranza che questa vicenda si concluda nel più breve tempo possibile cosl che Padre Gigi possa riabbracciare la sua famiglia e i suoi fratelli.
“A quasi due mesi dal rapimento, le notizie circa la situazione e le condizioni di Padre Gigi Maccalli sono ancora molto scarse” scrive Piloni che ringrazia “il presidente Fermi per aver voluto aggiungere ai numerosi appelli anche la voce del Consiglio Regionale della Lombardia per la liberazione di Padre Gigi".
“Con queste brevi righe – si legge nella missiva - vogliamo far giungere la voce e la vicinanza del Consiglio Regionale della Lombardia a Padre Gigi, alla sua famiglia, alla Diocesi di Crema e a tutta la famiglia dei missionari italiani, unitamente all'appello di liberazione di Padre Gigi, nella speranza che questa vicenda si concluda nel più breve tempo possibile, così che Padre Gigi possa riabbracciare la sua famiglia e i suoi fratelli”.
Milano, 6 novembre 2018
Regione lombardia
IL CONSIGLIO
Milano, 26 ottobre 2018
Ai Consiglieri Regionali
con la presente sono a portare all'attenzione del Consiglio Regionale, il rapimento del missionario Padre Gigi Maccalli, avvenuto lo scorso 17 settembre in Niger. Un rapimento che ha destato vasta preoccupazione non solo nella Diocesi di Crema, ma in tutto il Paese. Lombardo, originario di Madignano in provincia di Cremona, padre Gigi è da sempre impegnato in azioni missionarie nei paesi africani. La Missione cattolica dei Padri della SMA, la Società Missioni Africane, si trova in zona Gourmancé alla frontiera con il Burkina Faso e a circa 125 km dalla capitale Niamey. Missione che è presente dagli anni '90. L'opera di padre Gigi si è distinta non solo per l'evangelizzazione, ma anche per la promozione sociale e culturale. Sono, infatti, numerosi gli incontri organizzati dal frate per cercare di arginare la pratica d'infibulazione alle giovani ragazze africane che, spesso, per le modalità con le quali è svolta porta a gravi infezioni o alla morte. A circa due mesi dal rapimento, le notizie circa la situazione e le condizioni di Padre Gigi Maccalli sono molto scarse. Siamo certi che la Farnesina stia procedendo con la dovuta cautela e con la determinazione del caso per gestire al meglio questa difficile situazione. Con queste brevi righe vogliamo far giungere la voce e la vicinanza del Consiglio Regionale della Lombardia a Padre Gigi, alla sua famiglia, alla Diocesi di Crema e a tutta la famiglia dei missionari italiani, unitamente all'appello di liberazione di Padre Gigi, nella speranza che questa vicenda si concluda nel più breve tempo possibile cosl che Padre Gigi possa riabbracciare la sua famiglia e i suoi fratelli.
Matteo Piloni
Consigliere regionale
À l'ouverture de la session de ce matin, le président du conseil régional, Alessandro Fermi, a lu la lettre que le conseiller Matteo Piloni a adressée à tous les conseillers régionaux pour témoigner de la solidarité et de la proximité de l'ensemble du conseil à la famille et au diocèse de Crema à propos de l'enlèvement du Père Gigi Maccalli, un missionnaire enlevé au Niger le 17 septembre dernier."Près de deux mois après l'enlèvement, les informations sur la situation et les conditions du père Gigi Maccalli sont toujours très mauvaises", écrit Piloni, remerciant "le président Fermi d'avoir ajouté aux nombreux appels la voix du Conseil régional de Lombardie pour le libération du père Gigi "."Avec ces lignes courtes - nous lisons dans la lettre - nous voulons faire entendre la voix et la proximité du Conseil régional de Lombardie au père Gigi, à sa famille, au diocèse de Crema et à toute la famille des missionnaires italiens, ainsi qu'à l'appel à la libération du père Gigi, dans l’espoir que cette histoire se termine le plus tôt possible, afin que le père Gigi puisse réembrasser sa famille et ses frères ".
Milan, le 6 novembre 2018
Les directeurs régionaux
Région Lombardie
Milan, le 26 Octobre 2018
Chers collègues,
par cette lettre nous portons à votre attention, l'enlèvement du missionnaire Père Gigi Maccalli, qui a eu lieu 17 septembre dernier au Niger. Un enlèvement, qui a provoqué une inquiétude généralisée, non seulement dans le diocèse de Crema, mais dans tout le pays. Lombard, originaire de Madignano dans la province de Crémone, le père Gigi a toujours été impliqué dans des activités missionnaires dans les pays africains. La mission catholique des pères de la SMA, la Société des missions africaines, est située dans la région Gourmancé, à la frontière avec le Burkina Faso et à environ 125 km de la capitale Niamey. La mission y est présente depuis les années 90. Le travail du père Gigi s'est distingué non seulement pour l'évangélisation, mais aussi pour la promotion sociale et culturelle. En fait, le père organise de nombreuses réunions pour tenter de freiner la pratique de l'infibulation chez les jeunes filles africaines qui, souvent, en raison de la manière dont elle est menée, entraîne des infections graves ou la mort. Environ deux mois après l'enlèvement, les nouvelles concernant la situation et les conditions du père Gigi Maccalli sont très mauvaises. Nous sommes certains que le ministère des Affaires étrangères procède avec la prudence requise et la détermination du dossier afin de mieux gérer cette situation difficile. Avec ces lignes courtes, nous voulons faire entendre la voix et la proximité du Conseil régional de Lombardie au père Gigi, à sa famille, au diocèse de Crema et à toute la famille des missionnaires italiens, ainsi qu’à l’appel à la libération du père Gigi, dans l’espoir que cette histoire se termine au plus vite afin que le père Gigi puisse ré-embrasser sa famille et ses frères.
Matteo Piloni
Conseiller régional
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